Qualche informazione da Wikipedia
Pronto, Raffaella? fu una trasmissione di successo in Italia
andata in onda dal 3 ottobre 1983 al giugno 1985 (circa 170 puntate nella prima
edizione e 170 nella seconda), che consacrò definitivamente il successo
nazionale di Raffaella Carrà che divenne una donna di spettacolo a tutti gli
effetti. Lo spettacolo, andato in onda su Rai Uno, per la regia di Gianni
Boncompagni, con i testi di Lianella Carell, Giancarlo Magalli e lo stesso
Boncompagni, fu il primo show della RAI a scoprire la fascia del mezzogiorno,
precedentemente occupata dal monoscopio. Dal niente si passò a 14 milioni di
spettatori ogni giorno, con l'Italia intera incollata al video.
La chiave del successo del programma fu l'inedito format di
interazione diretta con il pubblico attraverso le telefonate in diretta, le
lettere e i giochi. La Carrà, che era già una showgirl di grande successo,
dimostrò tutte le sue qualità umane nel contatto con il pubblico, che era fino
ad allora abituato a vederla solo come un'inarrivabile star del sabato sera. Raffaella
scopre il lato umano e il rapporto diretto con la gente e gli italiani, specie
le casalinghe, scoprono in Raffaella un'amica che con la scusa dei giochi
telefonici diventa ben presto una confidente a cui chiedere consigli e
raccontare piccoli drammi quotidiani.
Non mancavano le canzoni, i balletti e i momenti comici (a
Pronto, Raffaella? fece il suo debutto, tra gli altri, nelle vesti d'imitatore,
Fabio Fazio), ma il vero clou erano i giochi telefonici, come l'ormai
leggendario gioco dei fagioli, dove si doveva indovinare il numero di fagioli
contenuti in un barattolo, in apparenza semplicissimo, ma molto duro a
indovinare, tanto che di puntata in puntata si creava sempre una suspense
maggiore, sia per l'aumentare del montepremi, che per l'avvicinarsi al momento
ineluttabile della soluzione dell'enigma.
Lo stesso Gianni Boncompagni ha poi ammesso che il
famosissimo gioco dei fagioli fu copiato da un programma che andava in onda su
una TV privata toscana, Tele Libera Firenze, dove era condotto da una
giovanissima Cesara Buonamici.
Altro gioco celebre era Il gioco dei colori, in cui i
concorrenti al telefono dovevano indovinare la domanda la cui risposta era per
l'appunto un colore (anche questo gioco in apparenza facilissimo ma in realtà
molto difficile da risolvere).
Il successo di Pronto, Raffaella? è inaspettato e coglie un
po’ tutti di sorpresa, le telefonate che arrivano in diretta sono così numerose
da intasare i centralini della Rai, che si vede costretta a istituire un nuovo
numero telefonico, il 3139.Fu oggetto di studio delle televisioni americana,
jugoslava, argentina, francese, spagnola, tedesca e di altri paesi di mezzo
mondo. Alcuni paesi come la Germania, la Spagna, l'Argentina e il Brasile ne
copiarono il format.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgqtF8azLG2NCbMIQlDZxv9POVZ3Lr8IDX_4a3qa088tocA85BW39AfAqaq-pn6V3_KXuXCsK91W_7A6YRPREv2HaBM1S3hOVtqb9_ykuxcF2YodKDVTZqM_haMk2qXK71duhVPvoFa_LA/s320/83pronto6.jpg)
La Carrà si soffermò solo due stagioni sul progetto,
dedicandosi a programmi anche simili (come Buonasera Raffaella) ma in fasce
orarie diverse. A partire dal 1985 il programma, dal titolo Pronto, chi gioca?
fu condotto con quasi altrettanto successo da Enrica Bonaccorti.
Alcune soluzione scenografiche adottate nel programma (si
pensi all'ambientazione domestica in un salotto con comodi divani in pelle
bianca con una terrazza con vista su Roma) furono ripresi anche da format
successivi (per esempio Domenica In versione Boncompagni).
Secondo alcuni esperti di comunicazione, tra cui anche
il prof. Federico Boni, con Pronto Raffaella?, nacque quel topos della "Tv
nel salotto", espediente per creare un maggior contatto con il pubblico a
casa. Era come se la Carrà, in una doppia veste di conduttrice e padrona di
casa, invitasse il pubblico nel suo salotto. Questo tema dell'ambientazione
domestica fu riutilizzata in programmi come Tappeto Volante di Luciano Rispoli,
e per certi versi anche ne I fatti vostri.
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